Presente nella lista dei “borghi più belli d’Italia”, a pochi passi dal mare e dall'Area Marina Protetta "Torre del Cerrano" che custodisce il suo antico porto, Atri è una civitas ricca di storia e cultura con uno dei panorami più emozionanti d’Abruzzo.
La Riserva Regionale Naturale Calanchi di Atri è infatti un bizzarro capolavoro della natura, uno scenario lunare in continuo mutamento che gli stessi atriani definiscono “bolge dantesche” o “unghiate del diavolo”. La visita ai calanchi è una tappa obbligata.
Non solo natura e vicinanza al mare, Atri è la città abruzzese con più musei. Tra i 6 musei segnaliamo il Museo capitolare, il Museo Civico Etnografico e il Museo didattico degli strumenti musicali medievali e rinascimentali. Storia, arte, cultura, ma anche luoghi sacri e del silenzio. Oltre alla Basilica di Santa Maria Assunta (Concattedrale della Diocesi di Teramo-Atri e Duomo di Atri), che rappresenta uno degli esempi più rappresentativi dell’architettura abruzzese del XIII secolo, Atri custodisce la bellezza di chiese, monumenti e palazzi di notevole interesse artistico e culturale.
È l’evento della tradizione che ogni anno attira migliaia di turisti e visitatori. La notte dei Faugni è un antico rito pagano, poi mescolatosi con la festa cattolica dell’Immacolata, che si ripete ogni anno la notte del 7 e termina all’alba del’8 dicembre, quando i faugni (fasci di canne portati in processione per le strade del borgo) vengono accesi in un grande falò nella piazza principale, davanti il Bed&breakfast Cornelia. Per tutta la notte il paese è in festa. Locali aperti, concerti, mostre e artisti di strada, un appuntamento straordinario di grande fascino e suggestione.
Come tutte le città con una storia secolare anche Atri custodisce golosamente antiche tradizioni gastronomiche. I piatti tipici sono diversi, ma una menzione speciale la riserviamo per le scrippelle ‘mbusse, i maccheroni alla chitarra con le polpettine, le Virtù e i ciffi e ciaffe di vitello, pollo, agnello e suino.